Il rumore più frastornante è il silenzio: quando la Coppa Italia non è stata la solita caciarata all’italiana.
Nemmeno uno sputo in campo, eh no, perché sennò son guai, c’è il coronavirus. Ma a che Diamine di roba sono abituata? Sputi in campo altrimenti non mi sembra di guardare una partita?
No, non sono cresciuta nei peggiori bar di Caracas, il rum nemmeno mi piace, le borse e le unghie sempre fatte sì.
Però in questo mondo nuovamente normale in una normalità anormale, penso a quanto sia stato strano assistere all’ultimo atto di Coppa Italia tra il silenzio e l’illusione ottica di tifosi che sventolano una bandierina.
È il silenzio il rumore più assordante.
Ma volevamo il calcio e così è.
Maledetto buco di c**o di un pipistrello dall’ altra parte del mondo.
-Stasera c’è la finale-, mi ripetevo mentre avevo creduto per un attimo di assistere ad una partitella di allenamento.
Invece in campo con il pubblico virtuale sugli spalti, c’erano Napoli e Juventus.
Nessuno presente ma tante emozioni, Sarri sfidava il suo passato, Gattuso voleva riportare in Campania un trofeo che mancava da 6 anni.
Entrano arbitri e giocatori, si comincia in uno stadio quasi completamente vuoto. 
In tribuna c’è però il ct Roberto Mancini circondato da seggiolini vuoti, in tribuna d’onore anche De Laurentiis, Agnelli e rispettivi staff dirigenziali
Napoli (4-3-3) – Meret; Di Lorenzo, Maksimovic, Koulibaly, Mario Rui; Fabian, Demme, Zielinski; Callejon, Mertens, Insigne.
Juventus (4-3-3) – Buffon; Cuadrado, De Ligt, Bonucci, Alex Sandro; Bentancur, Pjanic, Matuidi; Douglas Costa, Dybala, Cristiano Ronaldo.
Così le due compagini si erano presentate al fischio d’inizio…. Ed era finale.
Gattuso e la difesa a 10… Ed era finale.
Tre grandi occasioni nei primi 46′ di gioco: il palo di Insigne su punizione, l’intervento provvidenziale di Meret su Ronaldo e infine la gran parata di Buffon sul destro di Demme.
E nel continuo silenzio, era passato un primo tempo.
Buffon supereroe, ha salvato l’impossibile in 90 minuti, Meret ai pali e poli opposti per lo squalificato Ospina, saranno proprio loro i protagonisti poi dell’ ultimissimo atto nell’ultimo atto: i rigori.
Il Napoli batte la Juventus dal dischetto e vince la Coppa Italia 2019/2020. 
Decisivi sono stati gli errori di Dybala e Danilo.
Una gioia per Gennaro Gattuso che conquista il suo primo trofeo da allenatore, al contrario di Sarri che manca ancora l’appuntamento con il  titolo nel calcio italiano che conta.
I giocatori bianconeri hanno sfilato di fianco alla Coppa Italia potendola solo guardare da lontano.
La premiazione è stata "self-service", misure anti-coronavirus e per la prima volta, non è stata prevista la consegna delle medaglie e della Coppa.
Il calcio 2.0 è così; una finale festeggiata con un "party privato".
Colpa di un virus bastardo sbucato fuori dal c**o di un pipistrello qualunque dall’altra parte del mondo.

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